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"All'incontro di oggi al ministero dello Sviluppo economico - alla presenza del viceministro Teresa Bellanova, del sindaco di Sesto San Giovanni, di un rappresentante della Regione Lombardia, dei sindacati territoriali e nazionali e dei rappresentanti di Alstom power Italia e General electric -, l'azienda ha rifiutato la proposta di attivare un tavolo di confronto con le parti sociali per individuare percorsi in grado di trovare una soluzione alternativa ai licenziamenti. Ge ha sfidato governo e organizzazioni sindacali, con un atteggiamento assolutamente irresponsabile e arrogante, duramente stigmatizzato dallo stesso esecutivo, rilanciando in modo provocatorio con una proposta inaccettabile". Così Fiom, Fim e Uilm in un comunicato unitario.
"Nello specifico, su domanda diretta, l'azienda ha risposto che non ha intenzione di mettere anche la proprietà intellettuale nella vendita a un possibile acquirente del sito di Sesto e, sottolineato dal viceministro Bellanova come una vera e propria provocazione, Ge ha proposto, per alcuni esuberi, delle ricollocazioni - oltre a quelle già avanzate nei siti in Piemonte e Toscana - anche negli impianti in Puglia e Campania, e licenziamenti incentivati per la quasi totalità dei lavoratori. Ora uspichiamo iniziative da parte del governo, per bloccare mosse unilaterali del gruppo. Domani mattina è convocata un'assemblea dei lavoratori nello stabilimento di Sesto, per decidere le forme di mobilitazione da mettere in campo. Mentre il primo ottobre è stata organizzata un'assemblea pubblica sempre a Sesto, che, alla luce dell'incontro di oggi, assume un'importanza ancora maggiore, prevedendo il coinvolgimento delle istituzioni locali e della cittadinanza", concludono le tute blu.