"La richiesta avanzata dal Pm al processo bis Eternit che si svolge a Napoli, di rinviare a giudizio il padrone svizzero della Holding della morte, per omicidio volontario della strage compiuta dalla fibra killer dell’amianto, risponde alle istanze di giustizia che da anni vengono rappresentate dai familiari delle vittime e che sono state mortificate e offese dalla sentenza di prescrizione della cassazione al primo processo celebrato". È quanto sostiene il segretario generale della Fillea Cgil Campania, Giovanni Sannino il quale, a nome della sua organizzazione "esprime apprezzamento e sostegno alla decisone coraggiosa dei pubblici ministeri di Napoli".
"Non è possibile - secondo Sannino che quello che è successo a Bagnoli piuttosto che a Casale Monferrato, con migliaia di vittime e tanti lutti e drammi di famiglie e persone, rimanga senza nessuna responsabilità con un senso odioso di impunità e prepotenza". "Vanno ricercate le responsabilità - conclude Sannino - e va avviato un grande e diffuso progetto e programma di rimozione e bonifica dei tanti focolai di inquinamento che ancora dopo tanti anni minaccia la nostra regione".