Sarà sciopero per l'intera giornata, martedì 20 febbraio, alla Gkf, multinazionale leader nel settore delle ricerche di mercato. “Dopo avere annunciato a fine agosto un piano di riorganizzazione mondiale, aprono ora una prima procedura di licenziamento collettivo in Italia con 34 esuberi”. A dirlo sono le Rsu di Gfk Italia in una nota firmata insieme a Filcams Cgil e Fisascat Cisl, nella quale si parla di “esuberi sulle sedi di Roma e Milano, possibile riduzione alla sola sede milanese di via Tortona, con la conseguente chiusura di Roma, e possibili ulteriori futuri piani di riorganizzazione con conseguenti ricadute occupazionali”.

“Se ciò non bastasse – proseguono i sindacati –, ad appesantire ulteriormente il clima è l’atteggiamento di Gfk ai tavoli sindacali: informazioni vaghe, incapacità di fornire un quadro preciso, difficoltà nel definire il futuro della società con le conseguenti ricadute sul piano italiano. Le dichiarazioni aziendali di ricorsi a nuova tecnologie e a intelligenza artificiale mascherano la sola volontà di esternalizzare parte dei servizi e di tagliare quelli che Gfk non ha esitato a definire 'obsoleti': le sue lavoratrici e i suoi lavoratori”.

Da tempo le organizzazioni sindacali denunciano la necessità di prevedere piani formativi finalizzati a ricollocare i lavoratori anche di fonte alle conseguenze dell’innovazione tecnologica. “L’indisponibilità a presentare un piano industriale – conclude la nota – aggrava ulteriormente la situazione, generando preoccupazione tra i lavoratori per il futuro assetto aziendale sull’intero territorio nazionale. Non sarà una vertenza breve e semplice, e, viste le dimensioni del fenomeno riorganizzativo a livello europeo ci saremmo aspettati un confronto di merito serio e non il ripetersi di incontri senza sostanziali passi avanti”.