È stato sottoscritto con la direzione Esselunga (circa 22.500 dipendenti in tutta Italia) un accordo nazionale sulla regolamentazione del lavoro domenicale. Dal 2 maggio 2016 al 30 aprile 2017 verrà effettuata una sperimentazione che riguarderà l’organizzazione del lavoro in queste giornate, finalizzata ad armonizzare l’esigenza dell’impresa di garantire adeguati presidi e quella delle lavoratrici e dei lavoratori di conciliare tempi di vita e di lavoro.
Esselunga infatti nei prossimi mesi intende estendere le aperture dalle 9 alle 20, tutte le domeniche, nella maggior parte della rete di vendita, sfruttando appieno la normativa vigente dal 2011 sulla liberalizzazione degli orari commerciali. La Filcams Cgil da sempre in prima linea sul fronte politico nel chiedere una radicale modifica di questa legge profondamente iniqua, ha perseguito nella contrattazione, qua come su altri tavoli, l’individuazione di soluzioni utili affinché il disagio del lavoro domenicale non ricada sempre sui “soliti noti” anche per effetto di decisioni unilaterali delle imprese. L’accordo Esselunga introduce, in tal senso, interessanti elementi di solidarietà organizzativa tra tutti gli addetti interessati.
“Un accordo sfidante in una delle più importanti aziende italiane con cui storicamente non sempre è facile contrattare”, dichiara Cristian Sesena, segretario nazionale Filcams Cgil, che prosegue: “Si affida grande responsabilità alla Rsu chiamata a svolgere appieno il suo ruolo negoziale in tutto l’arco dell’anno di sperimentazione. Lo si potrebbe definire un vero e proprio esame di maturità per relazioni industriali che potrebbero stavolta fare un deciso salto di qualità. Speriamo che questa intesa rappresenti anche il primo passo verso il rinnovo del contratto integrativo aziendale scaduto ormai da 9 anni e, caso più unico che raro, nel panorama della grande distribuzione organizzata, ancora vigente”. Nei negozi sarà attivato un confronto con le organizzazioni sindacali e verrà effettuata una programmazione trimestrale in base ai fabbisogni, raccogliendo le disponibilità volontarie; solo qualora queste non bastassero, si procederà secondo una equa rotazione fra i lavoratori che in prima battuta non avranno manifestato la disponibilità.
Ai lavoratori full time con la domenica ordinaria verranno concesse 3 domeniche libere l’anno, ai part time 2 domeniche libere l’anno. Questi “benefit” potranno raddoppiare per effetto di accordi specifici da siglare nei singoli negozi. Il confronto fra delegati e impresa a livello decentrato è il vero punto qualificante dell’intesa. In questa sede oltre a ragionare dei presidi si potrà anche definire compensazioni quali il w end libero ogni 10 domeniche lavorate per ogni addetto. Inoltre, il trattamento economico prevede una nuova scala di pagamento che, superando e assorbendo la differenziazione prevista per le domeniche “natalizie”, diventa complessivamente più incentivante. Nelle prossime settimane si terranno, in tutti i negozi, le assemblee sindacali di illustrazione dell’ipotesi di accordo che verrà sottoposta a referendum nelle giornate del 27 e 28 febbraio 2016.