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Ancora in stallo la situazione degli esodati. Per richiamare l'attenzione su una vera e propria emergenza sociale, domani (15 settembre), alle ore 10 la Cgil, insieme a Cisl e Uil, sarà in presidio davanti al ministero dell'Economia e delle Finanze di via XX settembre per rivendicare con forza una soluzione definitiva e strutturale alla ormai annosa e drammatica questione degli esodati e per dire no alla sottrazione dei risparmi del Fondo appositamente istituito.
Per la Cgil la legge 228 del 2012 deve essere rispettata, come sottolinea la segretaria confederale Vera Lamonica: "Non è accettabile che i risparmi delle sei salvaguardie del Fondo esodati, appositamente istituito da questa norma, vengano utilizzati per altri fini. Sarebbe uno scandalo se il Mef confermasse quanto emerso nell'incontro con il ministero del Lavoro la settimana scorsa e non decidesse di tornare sui suoi passi".
"Domani - prosegue la dirigente sindacale - saremo in piazza con Cisl e Uil per chiedere al governo di non sottrarre neanche un euro dei tre miliardi di risparmi effettuati, che vanno destinati tutti, a partire dai 500 milioni del 2013-2014, alla risoluzione della situazione insostenibile e drammatica in cui vivono da anni queste persone".
Per la segretaria confederale della Cgil "questa vicenda va chiusa una volta per tutte, ridando certezza alle lavoratrici e ai lavoratori, molti dei quali, ad esempio, continuano a pagare i contributi volontari senza sapere fino a quando ciò sarà necessario". "Così come - aggiunge in conclusione Lamonica - va garantita l'applicazione corretta dell'opzione donna, bloccata e sicuramente sovrastimata rispetto alle coperture necessarie".