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Nuova mobilitazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil per sollecitare la soluzione al problema di tutti i lavoratori esodati. Appuntamento stamani (26 luglio) a Roma con un presidio in Piazza della Rotonda (Pantheon), con gli interventi dei segretari generali Camusso, Bonanni e il segretario confederale Uil Domenico Proietti.
Per i sindacati, l'ampliamento dei lavoratori derogati dall'applicazione dei nuovi requisiti pensionistici "è un primo, importante passo ottenuto grazie alla mobilitazione, ma non sufficiente a risolvere il problema di centinaia di migliaia tra lavoratrici e lavoratori". Le tre sigle chiedono di rimovere ogni vincolo numerico rispetto ai soggetti che vanno salvaguardati. "In questo senso - si legge nella nota - un confronto di merito con il sindacato, più volte richiesto al governo, avrebbe consentito di definire da subito i contorni della platea trovando una soluzione adeguata all'intera vicenda".
Una battaglia che Cgil, Cisl e Uil portano avanti "a difesa della certezza del diritto e della credibilità delle istituzioni, che non possono violare oggi patti sottoscritti in passato, cambiando le regole in corsa e disconoscendo quindi ogni impegno preso". "Continueremo la mobilitazione finché non ci sarà una risposta per tutti". A dirlo è il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, durante il presidio. "La seconda cosa - ha aggiunto - è che i decreti, quello già fatto e quello in discussione, contengono elementi iniquità: non si può dividere una platea che è già in difficoltà". Resta il giudizio negativo sulla riforma del lavoro, "sbagliata nel suo complesso", ha detto la dirigente di Corso d'Italia.
"Il governo deve chiarire la sua posizione non può ricorrere a giochetti, considerando solo gli accordi fatti in sede governativa e costringendo i cittadini a fare ricorso in sede giudiziaria che è la cosa più stupida". Così invece il segretario della Cisl Raffaele Bonanni. "Non può rifiutare di incontrarci, accetti il confronto con noi", aggiunge. "Coloro che hanno sottoscritto accordi individuali e collettivi al 31 dicembre dello scorso anno, dando loro la possibilità di accedere alla pensione con il vecchio sistema", ha ricordato dal palco Domenico Proietti della Uil.