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Mentre il conto delle vittime del drammatico incidente nella miniera di Soma, in Turchia occidentale, continua ad avanzare (al momento i morti sono 238), nel paese fanno molto discutere le parole pronunciate dal premier turco Recep Tayyip Erdogan, che commentando la tragedia ha affermato che gli incidenti sul lavoro sono un fatto “normale”. “C'è qualcosa in letteratura che si chiama incidente sul lavoro - ha detto il premier in una conferenza stampa sul luogo dell'incidente, come riporta il sito del quotidiano Hurriyet - E' qualcosa che può accadere. Ma le dimensioni di questo incidente ci hanno profondamente colpito”.
Il premier turco, d'altronde, non è nuovo a simili affermazioni. Nel 2010, come ricorda Hurriyet, Erdogan aveva scatenando una valanga di critiche per aver affermato, dopo un incidente in una miniera, che i minatori erano “morti beatamente” e che la morte è “il destino” di chi fa quel mestiere. Ricordando quelle dichiarazioni, oggi un gruppo di manifestanti ha protestato a Istanbul di fronte alla sede della società che gestisce la miniera di Soma, esibendo cartelli con la scritta “Non sono morti beatamente, questo è un omicidio, non è il destino”.
Proteste anche a Soma, sul luogo del disastro. Una piccola folla se l'è presa con l'auto del capo del governo, colpita a calci da alcuni manifestanti, precisa l'agenzia Dogan, mentre volavano bottigliette di plastica, accompagnate da grida di "dimissioni". Anche in diverse città del paese oggi ci sono state manifestazioni di protesta.
Sdegno per la tragedia è stato espresso anche dall'ex presidente del sindacato dei minatori turchi, Maden-is, Cetin Uygur, che ha denunciato insufficienti misure di sicurezza e accusato di 'negligenza' il governo di Ankara e le compagnie minerarie. “L'incidente che abbiamo visto in questa miniera privata è un omicidio sul lavoro del più alto grado. E' il più grave incidente sul lavoro della storia del Paese”, ha aggiunto.
"Sono profondamente addolorato per la morte di tanti minatori in Turchia. Da parte dell’Ilo, desidero estendere le mie condoglianze alle famiglie colpite da questa tragedia. Siamo con loro in questo momento di dolore". Così in una nota Guy Ryder, il direttore generale dell’agenzia Onu per il lavoro.
"Il nostro pensiero - aggiunge - va anche ai feriti che, ci auguriamo, riceveranno tutta l’assistenza necessaria. Estendiamo il nostro sostegno a tutte le persone coinvolte nelle operazioni di soccorso. Questa tragedia ci ricorda che la salute e la sicurezza nel lavoro del settore minerario è una questione della massima importanza. L’Ilo è pronta a dare il proprio contributo per assicurare la sicurezza dei lavoratori in linea con le norme internazionali del lavoro per prevenire futuri incidenti".