“Slc Cgil ha partecipato all'audizione di mercoledì 23 aprile presso il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, relativa all'aggiornamento dell'equo compenso per la riproduzione della copia privata, prevista dalla legge 68 del 2003", dichiara Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc Cgil.
“L'Italia è in ritardo e l'aggiornamento delle tariffe è necessario, per garantire che, su tutti i supporti in grado di duplicare testi, musica e video, si tutelino i titolari delle opere duplicate. Questi importi non devono essere identificati come una nuova tassa su smartphone e tablet, ma sono il giusto riconoscimento agli autori dei contenuti da loro creati. Stiamo parlando di scrittori, musicisti, attori, figure che in questo Paese non sono adeguatamente tutelate e riconosciute”.
“Siamo convinti – prosegue la sindacalista - che sia necessario agire velocemente per ottemperare, da un lato, alle disposizioni legislative vigenti, e dall'altro, garantire compensi a categorie che, nella maggior parte, vivono momenti di grande difficoltà. È importante che i consumatori siano consapevoli che questi pochi euro vanno agli artisti e contribuiscono al sostentamento dell'industria della produzione culturale.”
“Ci spingiamo ad affermare che, come è giusto pagare l'idraulico che sistema la perdita d'acqua, è giusto pagare il diritto d'autore e quanto dovuto agli interpreti ed esecutori, a chi opera in un settore che spesso viene citato come un vanto italiano, ma che, nel concreto è assai poco sostenuto e tutelato – conclude Bizi - Abbiamo riscontrato, nel Ministro, attenzione e sensibilità al tema, confidiamo in una rapida emanazione del decreto.”
Equo compenso: Bizi (Slc Cgil), governo emani decreto
24 aprile 2014 • 00:00