Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito e Uilca Uil dicono no alla selezione per il passaggio dei dipendenti Equitalia alla nuova struttura per la riscossione dell’Agenzia delle entrate. I sindacati lo hanno ribadito oggi (mercoledì 2 novembre) nel corso dell’audizione sul decreto legge collegato alla manovra finanziaria 2017 davanti alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito e Uilca Uil hanno chiesto che “tale grave e discriminatoria previsione venga eliminata, e che nessun dipendente di Equitalia sia chiamato a dover superare alcuna prova per continuare serenamente nel suo rapporto di lavoro”.
Tutte le assunzioni, hanno sottolineato i sindacati, sono state fatte con “procedure di selezione previste dal contratto e dalle procedure deliberate dai vari Consigli di amministrazione”. Ecco, dunque, che “risulterebbe del tutto incomprensibile disconoscere selezioni comunque effettuate, anche se attraverso metodologie diverse da quelle che si potrebbero ipotizzare in futuro, e che il governo ha già riconosciuto al momento del passaggio del personale dai precedenti concessionari a Riscossione spa, poi Equitalia”.
Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito e Uilca Uil si sono detti contrari anche all'eliminazione dell'aggio, ossia la remunerazione dell'attività di riscossione effettuata da Equitalia: l’eliminazione “avrebbe l'effetto di spostare sulla fiscalità generale il costo del servizio che ricadrebbe quindi su tutti i contribuenti, anche su coloro che adempiono con regolarità e tempestività ai propri obblighi tributari”.