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Sono stati firmati in via definitiva i contratti nazionali di sanità ed enti locali. Oggi, 21 maggio in Aran, dopo il via libera da parte della Corte dei conti del 15 maggio scorso sui due contratti, è stata posta la firma definitiva sui due testi che interessano circa 1,2 milioni di lavoratori. Dopo le intese raggiunte il 21 febbraio per le funzioni locali e il 23 febbraio per la sanità, nonché la sottoscrizione definitiva del contratto delle funzioni centrali dello scorso 12 febbraio, si chiude definitivamente il percorso per il rinnovo dei contratti pubblici. Dopo quello delle amministrazioni centrali dello Stato, entrano quindi in vigore anche i contratti per il comparto della sanità pubblica e delle funzioni locali.
“Dopo quasi dieci anni, attraversati dal blocco della contrattazione e da politiche regressive sul lavoro pubblico, segniamo la fine di questa lunga attesa. Rimettiamo in moto un processo che dà preminenza alla contrattazione e alla valorizzazione del lavoro pubblico, a partire da tutti coloro che sono al lavoro per garantire i servizi pubblici, cancellando definitivamente la legge Brunetta”. Ad affermarlo è la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, nel sottolineare come “nei giorni in cui celebriamo la figura di Massimo D’Antona possiamo dire di aver riconquistato la contrattazione nel lavoro pubblico”.
Con la firma definitiva di oggi sui contratti, che segue quella di febbraio sulle funzioni centrali, aggiunge la dirigente sindacale, “archiviamo un capitolo e siamo pronti ad aprire una nuova pagina. Stiamo difatti già lavorando per dare avvio alla contrattazione decentrata in tutti i luoghi di lavoro, così come rivendichiamo la definizione del nuovo sistema di classificazione professionale previsto dai contratti. Ma volgiamo lo sguardo in avanti: dopo aver chiuso i contratti relativi al triennio 2016-2018 stiamo lavorando, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, alle delegate e ai delegati appena eletti, alla scrittura delle piattaforme per il prossimo triennio 2019-2021”.
La data di oggi segna quindi, continua Sorrentino, “un punto di partenza perché è ora di riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori del pubblico il loro valore. Questo il nostro impegno, ora e sempre. Noi siamo stati coerenti e ciò che abbiamo dichiarato prima, durante e dopo la trattativa è stato discusso con le lavoratrici e i lavoratori in migliaia di assemblee fatte in questi mesi, a quelle lavoratrici e a quei lavoratori adesso saranno erogati gli aumenti contrattuali e restituiti più diritti e più partecipazione. Un risultato che segna il riavvio della contrattazione che per noi da oggi deve tornare ad avere un ciclo di normalità, per questa ragione siamo già al lavoro per costruire le piattaforme relative ai rinnovi ccnl 19/21 e ci aspettiamo dal nuovo governo coerenza nello stanziamento delle risorse necessarie per rinnovarli”, conclude Sorrentino.
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