L’Eipli (Ente irrigazione Puglia Lucania Irpina) continua ad accusare problemi di liquidità da oltre nove mesi e nonostante ciò, i lavoratori continuano ad operare con grande senso di responsabilità. "Purtroppo tale sacrificio è diventato oramai insostenibile a causa del reiterarsi delle condizioni di blocco dei pagamenti degli stipendi. Per questa ragione le segreterie regionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno convocato lo stato di agitazione e indetto un’assemblea sindacale per giovedì 21 dicembre, che si svolgerà dinanzi alla Prefettura di Bari dalle ore 8 alle 14", scrivono le tre sigle in una nota.
"La situazione – denunciano i sindacati - è divenuta paradossale se si pensa che la causa di tale blocco deriva dalla sentenza di un giudice del Foro di Bari che ha contestualmente bloccato l’anticipazione bancaria faticosamente ottenuta dall’attuale Amministrazione. Non solo si è in presenza di un assurdo blocco di anticipazione bancaria, che mai nessun giudice ha inteso porre in essere, ma nell’ambito della sentenza non si è pensato alla salvaguardia dei diritti dei dipendenti, riconosciuti e garantiti dal nostro Ordinamento Giuridico, quanto meno nell’escludere dal blocco le varie mensilità stipendiali erogabili".
Nel luglio scorso, l’Eipli e la stessa banca, che ha fornito l’anticipazione, hanno presentato ricorso avverso il suddetto pignoramento e si è in attesa che la magistratura si pronunci al più presto; ma è opportuno che si mettano in campo tutte le azioni possibili per salvaguardare i lavoratori. Allo stato attuale, date le difficoltà operative della Banca Apulia, Istituto Tesoriere, insieme al blocco degli stipendi correnti e arretrati, viene messa a rischio anche la funzionalità dell’Ente, con rischi per la pubblica e privata incolumità connessa al funzionamento degli impianti e delle opere, oltre al serio rischio di taglio delle utenze (Luce e gas) che, di fatto, condurrebbero al blocco della erogazione di acqua nel centro sud (Puglia, Basilicata e Campania).
"Una situazione intollerabile in cui i lavoratori continuano instancabilmente e con grande senso di responsabilità ad assicurare la propria attività, pur nel quadro della ridotta disponibilità idrica che ha caratterizzato la stagione 2017. Lavoratori che subiscono gravi ripercussioni anche nelle gestioni familiari e che se entro il mese di gennaio non interverranno misure risolutive a sanare quanto sopra, si vedranno costretti ad intraprendere azioni di protesta più incisive, arrivando a bloccare gli impianti", concludono i sindacati. Flai-Fai-Uila hanno quindi interessato la Prefettura per un intervento al fine di rientrare da una emergenza che potrebbe avere effetti disastrosi sia sul tessuto sociale che civile.