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“E’ di due giorni fa l'ennesima tragedia nel mare, nel Gargano è morto un pescatore imbarcato su un peschereccio della marineria di Molfetta". A dirlo è Sara Palazzoli, segretario nazionale Flai Cgil, sottolineando che "siamo davanti al ripetersi preoccupante di incidenti che coinvolgono i lavoratori della pesca e che spesso sfociano in incidenti mortali. Incidenti annunciati, incidenti che denunciamo con forza e che chiamano in causa precise responsabilità". Il segretario Flai ricorda che è "trascorso un anno e due mesi dalla consegna alla segreteria della Presidenza della Camera di 15mila firme, raccolte dalla Flai Cgil per impegni immediati e un cambio di passo in materia di salute e sicurezza per i lavoratori del settore della pesca”.
L’incidente è avvenuto all’alba di lunedì 9 novembre al largo delle acque di Vieste (Foggia). La vittima è un marinaio di 61 anni, Francesco De Virgilio, componente dell'equipaggio del motopeschereccio Nuova Carmela Madre del compartimento di Molfetta. Stando ai primi accertamenti della capitaneria, l'uomo è caduto in mare mentre stava calando le reti, probabilmente a seguito di un malore o per essersi sporto troppo.
Tornando alla petizione, Palazzoli sollecita le istituzioni a "sanare un vuoto inspiegabile e grave: ai lavoratori della pesca non è applicato il Testo Unico 81/2008 su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Chiediamo tale applicazione affinché questi lavoratori abbiano riconosciute le stesse tutele degli altri lavoratori dipendenti. È evidente che un settore come quello della pesca presenti più di un elemento di criticità per quanto riguarda i temi della sicurezza: le condizioni di lavoro, infatti, sono rischiose, dal punto di vista ambientale, climatico e logistico ed alto è il numero degli infortuni. La piena applicazione del Testo Unico rappresenterebbe anche un baluardo sul fronte della prevenzione per le tante malattie professionali". La Flai Cgil, in conclusione, chiede "con forza e con 15mila firme, per ora dimenticate, che i lavoratori della pesca non siano degli invisibili e abbiano pari dignità e considerazione degli altri. È ora che il governo faccia la propria parte, agendo senza ulteriori attese. È necessario intervenire per prevenire altre tragedie e altre morti annunciate”.