La situazione che si è generata all’interno del gruppo Engie, e che riguarda anche i lavoratori della centrale di Nera Montoro (Tr) presso il sito Alcantara, con la disdetta unilaterale del contratto collettivo di lavoro è "a dir poco paradossale”. È quanto affermano in una nota i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil di Terni. “Nemmeno nei nostri peggiori incubi avremmo potuto immaginare qualcosa del genere - scrivono le tre sigle - La fuoriuscita dal contratto elettrico, infatti, non significa per i lavoratori soltanto la perdita di reddito e contributi, ma anche, se non soprattutto, il mancato riconoscimento delle proprie professionalità. Professionalità che - continuano i sindacati - non possono certo essere rappresentate dal contratto metalmeccanico che, oltre a non prevedere adeguati livelli di inquadramento economico, non prevede una normativa adatta in termini di organizzazione e sicurezza del lavoro”.
Filctem, Femca e Uiltec di Terni esprimono dunque “solidarietà e vicinanza ai lavoratori Engie che hanno già avviato il blocco degli straordinari e che il 16 febbraio fermeranno la centrale di Nera Montoro per l’astensione totale dal lavoro. L’obbiettivo - concludono le tre sigle - resta quello di riaprire le trattative per ripristinare il contratto collettivo nazionale di lavoro elettrico".