"Apprendiamo dalle fonti stampa che la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha giudicato inammissibile l’emendamento che proroga l’abolizione del mercato tutelato al 1° gennaio 2022. È probabile e ci auguriamo che tale provvedimento venga inserito nel decreto Milleproroghe. In attesa di tale passaggio, rimane la forte incertezza che pervade i cittadini e le aziende sul futuro del mercato energetico. Riteniamo fondamentale prepararsi con attenzione e con le dovute cautele a tale appuntamento: non è necessario aspettare la proroga, i provvedimenti che mancano all’appello devono essere varati sin da ora". Così Federconsumatori in un comunicato.
"È indispensabile garantire i cittadini in questa delicata transizione, mettendo fine agli annunci e adottando alcuni provvedimenti concreti: istituire l’albo dei venditori autorizzati, per ripulire il mercato da tutte quelle aziende che operano in maniera scorretta o che non hanno gli opportuni requisiti di affidabilità e di garanzia sul piano economico-finanziario. Garantire ai cittadini informazioni corrette e certe, mettendoli al riparo dalle politiche aggressive di molti venditori. Prevedere apposite forme di tutela per i cittadini morosi incolpevoli o interessati dal fenomeno della povertà o vulnerabilità energetica (elettricità e gas), in forte crescita nel Paese e procedere immediatamente all’automatismo su bonus elettricità, gas e idrico. Stabilire cosa accadrà al 1° luglio 2020 (o al 1° gennaio 2022, in caso di proroga) ai cittadini che non avranno effettuato alcuna scelta, per far sì che possano mettere in atto scelte consapevoli e ponderate, senza lasciarsi intimidire dalle proposte minacciose dei venditori", continua la nota.
"Le istituzioni e gli enti preposti sono chiamati ad adottare con urgenza tali provvedimenti, per rendere più trasparente e corretto un mercato ancora costellato di abusi e irregolarità. Inoltre è opportuno, in tale settore, richiamare la necessità di una attenta discussione sugli oneri di sistema, per approntare una riforma così come suggeriamo da tempo, eliminando voci anacronistiche e inique che gravano, ogni mese, sulle bollette di cittadini", conclude Federconsumatori.