“Se anche l'Autorità per l'energia conferma che il costo della bolletta è più elevato del 19%, per chi ha scelto il mercato libero rispetto al mercato tutelato, ci chiediamo perché il Governo voglia sopprimere l'Acquirente unico, che attualmente tutela oltre 20 milioni di utenti tra famiglie e piccole imprese”. Così il responsabile delle politiche energetiche della Cgil nazionale, Antonio Filippi, commenta quanto emerso dalla relazione annuale dell'Autorità per l'energia presentata oggi alla Camera.
“La Cgil – prosegue il dirigente sindacale – ha già espresso la sua contrarietà al ddL “concorrenza”, che prevede la cessazione del mercato tutelato a partire dal 2018. Un provvedimento, quello dell'esecutivo, ingiusto e unilaterale. Per questo, è necessario che l'uscita dal mercato tutelato sia una scelta volontaria dei clienti, dettata solo dalla convenienza. Il Governo vuole fare un'operazione che favorisce poche società di distribuzione, offrendo loro una platea di milioni di utenti, che si ritroverebbe sola davanti alla voracità del profitto”.
Energia, Cgil: elettricità più costosa nel mercato libero
La confederazione: perché allora sopprimere l'Acquirente unico?
24 giugno 2015 • 00:00