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Presidio oggi (martedì 30 maggio) a Roma dei lavoratori dell'Enea davanti al ministero dello Sviluppo economico. "In ben sette anni di commissariamento dell'ente, avvenuto nell’indifferenza delle istituzioni pubbliche, le risorse ordinarie stanziate sono scese di oltre un quarto, da 200 a 140 milioni, mentre le sole spese del personale ammontano a 175 milioni di euro" spiega il segretario generale della Flc Cgil Francesco Sinopoli: "Nonostante questo, il ridimensionamento che si pensava di attuare non è andato in porto, almeno finora. La comunità tecnico-scientifica è riuscita a 'sopravvivere' faticosamente e a raddoppiare con progetti esterni le entrate".
All’Enea per ripartire e svolgere pienamente i propri compiti occorre un piano di assunzioni. "Un primo passo - riprende Sinopoli - era stato già deciso in coerenza con quanto stabilito dal decreto legislativo 218/16 sugli enti di ricerca. I livelli occupazionali dell’ente sono scesi nel 2016 per la prima volta sotto le 2.500 unità, dalle oltre 2.900 di partenza. Ma è aumentata anche l'anzianità media del personale a oltre 52 anni".
Le 171 assunzioni previste per il 2017 "sono una boccata di ossigeno per le attività dell’ente e un passo significativo per cominciare a dare soluzione a gran parte del precariato, sia per quello a tempo determinato sia per gli assegnisti senior". La formula dell'accordo raggiunto tra le parti lascia ben sperare: “mantenimento delle competenze formate nell’ambito delle attività assicurate dai rapporti di lavoro flessibile in essere”. Invece ora il ministero si ricorda "di attivare il tavolo interministeriale, dopo ben 450 giorni dalla legge 221/15 che lo prevedeva invece 'entro 45 giorni', e lo riesuma di fatto proprio quando c'è un piano di assunzioni congelato fino a quando non finiscono i lavori di questo tavolo interministeriale".
La Flc Cgil, insieme alle altre organizzazioni confederali della ricerca, chiede che "il tavolo non solo chiuda rapidamente i lavori, ma anche che le risorse umane necessarie per i progetti strategici siano riportate entro i prossimi anni alle 2.950 unità che anche il nuovo Consiglio di amministrazione dell’Enea aveva fissato nel maggio scorso. Chiediamo, infine, il rifinanziamento dell'ente e che si rafforzi il suo ruolo di ente di ricerca".