Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia-Romagna, Filcams, Fisascat e Uiltucs e Confesercenti hanno siglato un accordo in tema di molestie e violenze nei luoghi di lavoro. “Si tratta di un passo importante con il quale si riprende il celebre accordo quadro sottoscritto dalle parti sociali europee e si definiscono, anche tramite l'accordo specifico di settore, strumenti operativi volti alla prevenzione dei fenomeni di molestia e violenza nei luoghi di lavoro, tramite iniziative di informazione e formazione da realizzare nei territori e nelle imprese”, si legge in una nota.
Nelle intese siglate, le parti ribadiscono il principio inviolabile che ogni atto o comportamento che si configuri come molestia o violenza nei luoghi di lavoro è inaccettabile. Lo scopo principale è quello “di aumentare la consapevolezza dei datori di lavoro, dei lavoratori e delle lavoratrici sulle molestie e sulla violenza nei luoghi di lavoro e fornire un quadro di azioni concrete per individuare, prevenire e gestire problemi di questo tipo”.
La parte più innovativa di questa intesa è rappresentata dall’utilizzo degli strumenti del sistema bilaterale (Ebter) del Commercio e del Turismo tra cui: sportelli informativi, un'ora di formazione sul contrasto alle molestie e alla violenza per ogni corso finanziato da Ebter nel 2019 e un seminario informativo da tenersi nel primo semestre del 2019 anche con il coinvolgimento della rete pubblica dei centri antiviolenza, delle consigliere di parità e dei consultori delle Asl.
Le parti hanno, inoltre, individuato negli Uffici delle consigliere di parità e nei consultori familiari che saranno coinvolti in una sperimentazione per il supporto psicologico e sanitario le strutture a livello regionale e territoriale alle quali le eventuali vittime di molestie o violenza nei luoghi di lavoro potranno liberamente rivolgersi.
Tra le azioni concrete è previsto l'impegno alla diffusione nelle imprese di un “format” di dichiarazione che sottolinea come le molestie e la violenza sul luogo di lavoro non possano essere tollerate e l'impegno a mettere in atto le misure previste dagli accordi sottoscritti. Tale dichiarazione sarà considerata dalle parti quale requisito di accesso all'utilizzo di fondi interprofessionali per i quali è prevista la sottoscrizione di accordi quadro regionali e accordi territoriali. Verranno inoltre attivati dei tavoli congiunti per monitorare la situazione e valutare azioni future rivolte in particolare alla prevenzione e al contrasto di tali fenomeni.