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Questa mattina (31 marzo), alla presenza del Presidente Errani, è stato raggiunto l'accordo tra tutte le parti sociali, le istituzioni locali e la Regione, per la proroga dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014. Lo riferisce una nota della Cgil Emilia Romagna. L'accordo, spiega il sindacato, proroga le condizioni convenute con l'intesa sottoscritta in regione lo scorso 23 dicembre e ribadisce la necessità che il Governo emani urgentemente i decreti di copertura finanziaria, così come previsto dalla legge di stabilità per l'anno 2014.
Il dato di ricorso agli ammortizzatori sociali nei primi mesi del 2014 nella nostra regione, "conferma il perdurare di una crisi che ormai perdura da 6 anni. Nei mesi di gennaio e febbraio sono state autorizzate dall'Inps più di 12 milioni di ore (12 milioni e 100mila) di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e solo una parte della deroga) alle quali vanno aggiunte circa 4 milioni di ore di cassa in deroga non ancora autorizzate a causa della mancata copertura finanziaria da parte del Governo".
"Dal 2009 le ore di Cassa integrazione utilizzate in Emilia Romagna sono state circa 450 milioni ed i fallimenti negli ultimi 3 anni sono stati 2862, di cui 1102 solo nel 2013. Sono numeri impressionanti, destinati ad aumentare nonostante i dati positivi sul fronte dell'export che però non si traducono in incrementi occupazionali, che ci dicono una volta di più quanto sia necessario rifinanziare immediatamente gli ammortizzatori per evitare che decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori della nostra regione restino senza reddito: ad oggi i lavoratori e le lavoratrici coinvolti/e sono 125.000".
La riforma degli ammortizzatori, se pur necessaria, "deve avvenire con modalità che garantiscano la tutela del reddito dei lavoratori, in particolare per chi oggi si trova collocato in cassa integrazione in deroga: nelle prime proposte del nuovo governo c'è il superamento di questo strumento, oggi sostenuto dalla fiscalità generale".
"Sarebbe assurdo ed inaccettabile - conclude il sindacato - che una lavoratrice o un lavoratore, che oggi si trova sospeso dal lavoro per crisi, di punto in bianco si ritrovi senza retribuzione ne tutela sociale. La Cgil Emilia Romagna ritiene urgente e inderogabile la promulgazione dei decreti di copertura finanziaria da parte del Governo".