A Catania, migliaia di persone dormono in alloggi di fortuna, nella completa indifferenza delle istituzioni, mentre restano inutilizzati molti immobili abbandonati all’incuria e al degrado. Per questo, lunedì 21 dicembre, a partire dalle ore 10, si terrà un presidio di fronte la Prefettura (via Etnea) organizzato da Sunia, Sicet e Uniat, che, "dopo mesi di sollecitazioni e richieste, denunciano l’inefficacia delle risposte e richiedono ai Comuni, alla Prefettura e alla Regione un'assunzione piena di responsabilità". Alla manifestazione aderiscono anche Cgil, Cisl e Uil di Catania.
Ogni anno, nella città siciliana e nella sua provincia, almeno 800 nuclei familiari perdono l'alloggio. La crisi sociale ed economica ha comportato la perdita di migliaia di posti di lavoro, riducendo le famiglie in condizioni di disagio gravissime. Tra i più colpiti gli anziani, gli esodati, i giovani con figli, le donne. I sindacati degli inquilini, per bocca dei segretari Giusi Milazzo, Carlo D' Alessandro e Sabina Marino, chiedono "ai Comuni, a partire dal Comune di Catania, di predisporre nei bilanci la somma adeguata per l’emergenza casa e l’assistenza agli sfrattati, e di avviare la riqualificazione di immobili pubblici non utilizzati per accrescere l’offerta di alloggi; alla Regione di ripartire ai Comuni immediatamente le somme trattenute indebitamente per i contributi per la morosità incolpevole, e di destinare i 200 milioni di fondi ex Gescal per l’edilizia popolare; alla Prefettura di attuare una moratoria sull’invio della forza pubblica per l’esecuzione degli sfratti, sino a quando i Comuni non saranno in grado di avviare le procedure per assegnare i contributi per la morosità incolpevole, ma anche di avviare la ricognizione degli alloggi pubblici utilizzati da chi per reddito non ne ha il diritto e la necessità".