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La Fp Cgil si conferma primo sindacato nel pubblico impiego. Un risultato che, in questo momento, con i dati in possesso della federazione dei lavoratori dei servizi pubblici della Cgil, attesta un consenso del 28,71%, che, tenuto conto dell’alta affluenza e della presentazione di più liste rispetto alle competizioni precedenti in un contesto di rimodulazione dei comparti, rende questo risultato una conferma importante del primato della Cgil”. È quanto si legge in una nota della Funzione pubblica Cgil, in merito all’esito del voto per il rinnovo delle Rsu nel pubblico impiego del 17, 18 e 19 aprile scorsi.
Queste elezioni, prosegue la nota, “segnano alcuni passaggi importanti per la democrazia nei luoghi di lavoro pubblici, a partire dalla sfida vinta della partecipazione. La nostra campagna a sostegno della democrazia partecipativa ha contribuito a registrare un’alta affluenza dei lavoratori al voto per la scelta dei loro delegati, ciò dimostra che la legge sulla rappresentanza funziona nel settore pubblico e garantisce trasparenza ai fini dell’accertamento della rappresentatività. Il sindacato confederale, e la Cgil in particolare, è scelto da centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori e nel complesso si afferma con circa il 73% dei consensi”.
Per la Fp Cgil “il rinnovo dei contratti nazionali, l’apertura della nuova stagione di mobilitazione a sostegno del rinnovo contrattuale 2019/21, la discussione già avviata e il percorso di assemblee a sostegno del contratto e del nuovo sistema di classificazione, sono elementi che i lavoratori hanno valutato positivamente come archiviazione dell’era brunettiana, ritorno alla contrattazione, più partecipazione e innovazione. I punti di sofferenza di questi dieci anni di blocco della contrattazione, di disinvestimento nei settori pubblici e di blocco del turn over hanno trovato, grazie alla mobilitazione innanzitutto della Cgil, prime significative risposte”.
Ma proprio questi fronti, a cui si aggiungono le legittime aspettative salariali e professionali delle lavoratrici e lavoratori pubblici, sono gli elementi sui quali la Fp Cgil e le neoelette Rsu della Cgil sono già al lavoro per costruire proposte da portare, già nelle prossime settimane, nelle assemblee preparatorie alla fase di nuovo rinnovo contrattuale e da discutere e condividere con le lavoratrici e i lavoratori. "Dobbiamo dare inizio - continua la Fp Cgil - alla contrattazione decentrata di cui le nuove Rsu saranno protagoniste in virtù delle prerogative date dal contratto e soprattutto preparare le piattaforme, guardando alla legge di bilancio che deve contenere le risorse adeguate per contratto, nuovi assunzioni e investimenti nei servizi pubblici”.
“Un ringraziamento per questa affermazione della Fp Cgil va innanzitutto alle quasi diecimila Rsu elette nelle nostre liste, ai candidati anche non eletti e ai militanti che hanno fatto una bella, partecipata e impegnativa campagna elettorale basata sui contenuti programmatici e sulla valorizzazione degli accordi e della contrattazione svolta e ai circa 255 mila lavoratori che hanno dato consenso alla Funzione pubblica Cgil. Una grande responsabilità, una grande forza al sindacato dei diritti, un risultato non scontato nel quadro generale, che ci consegna il dovere di continuare a lavorare per dare valore al lavoro pubblico”, conclude il sindacato di categoria.