“Le recenti elezioni regionali sono state una prova difficilissima per la nostra regione ed il suo esito è una dimostrazione. Se più della metà dei marchigiani ha deciso di disertare le urne, con un calo nell’affluenza fra le maggiori in Italia, vuol dire che la disaffezione e la sfiducia sono arrivati a livelli insostenibili”. E’ quanto dichiara Roberto Ghiselli, segretario generale Cgil Marche. E l’astensione, o il voto di protesta, ha coinvolto soprattutto i ceti che più soffrono questa situazione, in particolare il mondo del lavoro. “Questa – continua - è una ragione in più per aprire la nuova legislatura regionale ponendo al centro i temi più urgenti per la nostra comunità: il lavoro e la coesione sociale”.
Cgil,Cisl e Uil, prima delle elezioni, “hanno presentato ai candidati un loro documento che rappresenta ora la base su cui intendono sviluppare il confronto con la nuova Giunta regionale, appena verrà insediata. Alcuni dei problemi posti dal sindacato sono stati ripresi in queste ore dal nuovo Presidente della Giunta regionale: questo è un fatto positivo e auspichiamo di poter avviare al più presto con il nuovo esecutivo un confronto costruttivo”.
In particolare, “segnaliamo cinque questioni da affrontare con urgenza nelle prossime settimane”.
La prima, sottolinea Ghiselli, “riguarda l’avvio della fase operativa della nuova programmazione comunitaria che, nel 2015, può disporre di quasi 340 milioni di euro da impiegare in attività di sostegno allo sviluppo ed al lavoro”.
La seconda “è rappresentata dall’emergenza nel campo dei servizi sociali ed educativi: dopo il prosciugamento delle risorse per le politiche sociali, circa 26milioni di euro, operato con l’ultimo bilancio, è urgente intervenire mettendo a disposizione risorse aggiuntive, pena il collasso di molte strutture con ricadute irreparabili sulla parte più debole della popolazione”.
Il terzo punto “è rappresentato dalla sanità: la precedente giunta si era impegnata con le organizzazioni sindacali a realizzare alcuni interventi precisi e cadenzati per rafforzare i servizi territoriali, ridurre le liste d’attesa, costruire una rete di “case della salute”. Quel percorso, coerente con le previsioni dell’ultimo Piano socio-sanitario regionale, sino ad ora è andato a rilento mentre le cose che si sono percepite concretamente sono stati i tagli ai servizi ed al personale”.
La quarta, “riguarda la scadenza ravvicinata dei termini per l’affidamento delle gestioni del trasporto pubblico locale, come di altri servizi a rete. E’ importante definire i bandi e garantire quelle clausole sociali necessarie per la salvaguardia della qualità del servizio e dell’occupazione”.
Quinta ed ultima priorità, secondo la Cgil, “è completare il processo di riorganizzazione delle Province, garantendo la continuità nell’erogazione del servizi e nell’occupazione dei lavoratori”.
Elezioni regionali: Ghiselli (Cgil Marche), ripartire da cinque priorità
3 giugno 2015 • 00:00