Il 25 maggio si terranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e per la prima volta i cittadini europei sono chiamati a designare indirettamente anche il candidato ad assumere l'incarico di presidente della Commissione europea. In vista dell'appuntamento elettorale le organizzazioni sindacali trentine ricordano l'importanza della partecipazione popolare.

«Il voto di domenica - dichiarano i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Paolo Burli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti - è importante sotto tanti punti di vista. Il primo e il più significativo è il fatto che con il proprio voto ogni cittadino partecipa alla costruzione della casa comune europea, il sogno dei nostri nonni e il progetto dei nostri padri». «Oggi - proseguono Burli, Pomini e Alotti - il disegno di integrazione europea è sotto attacco perché le politiche di sola austerity attuate dall'Unione hanno peggiorato la situazione economica e sociale di molte nazioni e, in diversi paesi, stanno esplodendo gli egoismi nazionalisti che minacciano di scuotere alle fondamenta il modello su cui l'Europa ha costruito quasi settant'anni di pace e benessere per il vecchio continente».

«Anche la Confederazione europea dei sindacati - ricordano i segretari di Cgil Cisl Uil - ha lanciato l'allarme: per battere il catastrofismo e rilanciare la crescita economica, l'Europa deve cambiare strada e tornare a difendere il proprio modello di coesione sociale. Per questo la Ces ha elaborato un manifesto che, con l'hastang #newpath4europe, chiede al prossimo parlamento europeo di abbandonare l'austerità fine a se stessa, di attivare investimenti per la crescita, di diminuire le diseguaglianze e di promuovere una nuova politica industriale fondata su ricerca, innovazione e istruzione».

«È solo su queste basi - concludono Burli, Pomini e Alotti - che l'Europa può davvero diventare la casa dei nostri figli e, nel prossimo futuro, la patria dei nostri nipoti. Alle lavoratrici e ai lavoratori, alle pensionate e ai pensionati in Trentino chiediamo quindi di dare un voto per un'Europa più unita, più democratica, più forte, più solidale e realmente più sociale».