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Nuovo sciopero alla Electrolux di Forlì oggi, 13 novembre, per un’ora e mezza "contro i comportamenti scorretti della direzione aziendale". La nuova astensione va aggiungersi alle 6 ore già effettuate nei giorni scorsi dalla stragrande maggioranza dei lavoratori dello stabilimento forlivese. La mobilitazione inoltre continuerà con un ulteriore pacchetto di iniziative di sciopero. Ad affermarlo in una nota sono i sindacati dei lavoratori metalmeccanici di Forlì, Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, che in una nota spiegano le motivazioni della protesta.
"Electrolux, implementando l’utilizzo della robotica in azienda, vuole intimare agli operai di svolgere operazioni supplementari, pur essendo questi ultimi già coinvolti in cicli di lavoro molto faticosi - scrivono i tre sindacati - Specifichiamo che la situazione generale dell’azienda è migliorata sensibilmente negli ultimi anni, passando da un utilizzo continuo degli ammortizzatori sociali ad aumenti sensibili dei volumi produttivi e alla necessità di fare nuove assunzioni, anche grazie all’impegno e al sacrificio degli operai, che hanno garantito una maggiore produttività aumentando negli scorsi anni i ritmi di lavoro.
"Nello specifico - spiegano Fim, Fiom e Uilm - ai lavoratori nelle linee di montaggio si vorrebbe imporre, oltre alle loro già impegnative mansioni, un’attività di controllo e riparazione su quanto fatto dai colleghi nelle fasi precedenti. Una sorta di Grande Fratello in cui ai lavoratori viene imposta, oltre alla loro attività ordinaria, anche un’attività di controllo, che porterebbe ad una netta divisione al loro interno, generando dissidi e litigi". Inoltre, ad avviso delle organizzazioni sindacali, questo elemento potrebbe comportare il controllo a distanza dell’attività lavorativa, notoriamente vietato dallo Statuto dei Lavoratori, e per il quale si chiederà un intervento di verifica all’Ispettorato del Lavoro.
"I precedenti tentativi di arrivare ad un accordo con la direzione aziendale si sono rivelati vani - concludono Fim, Fiom e Uilm - dunque l’assemblea dei lavoratori ha deciso che avrebbe protestato fortemente contro questa volontà di aggravare le condizioni di lavoro e che avrebbe chiesto una verifica sui rischi per la salute che questa situazione potrebbe comportare".