'Le voci del pluralismo informativo sono messe in ginocchio da queste decisioni, la stessa industria commerciale rischia di finire in un vortice ben piu' grave di quello dell'Alitalia”. A dirlo e' il segretario della Federazione nazionale della stampa Franco Siddi, commentando i tagli all'editoria decisi dal governo e annunciando di aver chiesto un incontro urgente al premier Berlusconi “per manifestargli tutte le nostre preoccupazioni su una questione che vede in bilico decine e decine di testate giornalistiche e centinaia di posti di lavoro'.

Spiega Siddi: ‘'L'editoria e l'informazione sono valori essenziali per la vita di un Paese e per questo meritano la giusta considerazione e sostegno da parte dello Stato. I contributi all'editoria hanno un senso in Italia e nei paesi democratici e quindi ci meraviglia che il Presidente del Consiglio utilizzi dichiarazioni sul tema dei tagli come fossero spot di facile consumo. Uno Stato che non ottemperi agli impegni assunti per legge e falcidi i conti delle imprese di un settore cosi' importante come quello dell'editoria, rischia di essere protagonista di un vero e proprio dissesto di sistema'.