Mediacoop, Fnsi, periodici cattolici, cooperative, Articolo 21, Comitato per la libertà dell’informazione: queste alcune delle organizzazioni che hanno indetto la giornata di mobilitazione in corso alla Camera dei deputati. Il presidente di Mediacoop Mario Salani ha espresso la collettiva preoccupazione per la sopravvivenza di oltre 100 testate edite in cooperativa, no profit, di idee, di partito.

La relazione è stata affidata al presidente onorario di Mediacoop Lelio Grassucci, il quale ha rilevato i rischi che corre il pluralismo dell’informazione con la chiusura possibile di decine di testate, la perdita di quasi 500.000 copie di quotidiani, la disoccupazione di 4.000 giornalisti e poligrafici.

Grassucci ha spiegato che dei 194 milioni stanziati per il 2012 per il fondo dei contributi all’editoria, 50 saranno utilizzati per il rateo di un debito della Presidenza del consiglio con Poste Spa; 40 saranno prelevati per coprire il costo della convenzione con la Rai; altri 20 milioni sono destinati a coprire altre spese varie. Resterebbero 80 milioni rispetto a un fabbisogno di 170-180 milioni.

Mediacoop propone un immediato intervento del governo indirizzato: 1) all’equiparazione dell’Iva sui gadget venduti nelle edicole (ora prevista al 4%) al 21% previsto per altre merci. La conseguenza sarebbe la raccolta di 40 milioni per l’editoria; 2) allo spostamento delle risorse per la convenzione Rai (38-40 milioni) a un altro capitolo di spesa, ripristinando queste risorse per l’editoria; 3) all’individuazione di nuove norme nel regolamento che prevedano contributi erogati alle aziende commisurati al numero dei dipendenti che entro il 31/12/2010 operavano nelle testate.

In questo modo, ha sottolineato Grassucci, si potrebbero salvare le aziende e le testate e si potrebbe porre mano a una seria riforma della legge sull’editoria.