Ancora in sciopero i lavoratori della ditta Edita di Fegino (Genova). Oggi (venerdì 16 dicembre) i 26 lavoratori impiegati nella sede di via Ferri sono scesi in piazza e hanno effettuato un presidio. "Lunedì 19 dicembre - spiega una nota di Fiom Cgil e Fim Cisl genovesi - la protesta e le manifestazioni continueranno, fino ad arrivare a bussare alle porte di Carige dove manifesteranno tutto il loro disagio. La situazione di crisi infatti è stata determinata anche dalla  perdita della commessa Carige. Spiace dover constatare come la banca del territorio non abbia inserito una clausola di salvaguardia per i lavoratori Edita che per decenni hanno seguito proprio la commessa di Carige".

Edita, azienda che si occupa di archiviazione dati e back office e che cura dati sensibili per grandi marchi italiani, ha messo in opera un piano di ristrutturazione sia a Genova che in altre sedi, nelle quali questo ha già comportato il ridimensionamento del personale.

"I lavoratori - continua il comunicato - avanzano ormai da mesi crediti nei confronti dell’azienda, tra i quali spicca il rimborso del 730. Con l’apertura dei contratti di solidarietà per i 26 lavoratori del sito genovese era stato concordato che tali crediti sarebbero rientrati scaglionati mese per mese con l’avvio dell’ammortizzatore sociale, ma questo non è mai avvenuto. Dopo le proteste del mese scorso, a seguito delle quali ai lavoratori era stato promesso il pagamento almeno dello stipendio, ci si è ritrovati al solo anticipo di metà stipendio relativo al mese di ottobre, e il cedolino è arrivato praticamente con la fine di novembre".

A oggi i lavoratori non hanno visto ancora il saldo delle competenze a loro spettanti, che comprendono gli emolumenti completi per il mese di ottobre, di novembre e della tredicesima. Peraltro non gli è stata data alcuna garanzia di se e quando tutto ciò verrà loro pagato. "I lavoratori di Edita - concludono Fiom e Fim - sono preoccupati sia per il mancato pagamento degli stipendi che per i problemi che coinvolgono l’azienda. Tale situazione è riscontrabile in tutte le altri sedi del gruppo".