Si è svolto questa mattina (21 novembre) lo sciopero con presidio dei lavoratori della Edita di Fegino. L'azienda metalmeccanica con competenze nell'archiviazione di dati per grandi aziende (Finmeccanica, Carige, Asl 4 ecc.) ha subito una pesante ristrutturazione aziendale che ha portato ad un accordo di solidarietà molto pesante per i lavoratori.

"Nonostante questo sacrificio l'azienda non ha ottemperato agli accordi sul pagamento degli stipendi, sul recupero dei ticket restaurant fermi da 12 mesi e, ad oggi, non è nemmeno stato pagato il rimborso del 730 – si legge in una nota di Ivano Mortola, Fiom Cgil Genova –. Inoltre, per lavoratori e lavoratrici Edita in forza presso l'ex appalto Ansaldo Energia e in cassa integrazione straordinaria da 1 anno, non è arrivata nemmeno la cassa del mese di ottobre".

"La situazione di crisi è stata determinata anche, ma non solo, dalla perdita della commessa Carige, la quale - legittimamente - ha incaricato un'altra azienda non genovse. Spiace dover constatare come la banca del territorio non abbia inserito una clausola di salvaguardia per i lavorotri Edita che per anni hanno seguito la commessa di Carige", continua il sindacalista.

Che conclude: "Venerdì scorso l'azienda ha dichiarato alle organizzazioni sindacali di non sapere quando è in grado di far fronte ai debiti nei confronti dei lavoratori e delle lavoratici. Per tutto quanto sopra la Fiom Cgil ha proclamato per oggi 8 ore di sciopero. Qualora l'azienda non dovesse regolarizzare in tempi brevi e certi la situazione saranno intraprese altre iniziative atte a tutelare i dipendenti Edita".