"A solo un anno dal piano di ristrutturazione degli edifici "Scuole belle, Scuole sicure", il governo Renzi appalta i finanziamenti per l'edilizia scolastica alla Bei, un ricatto economico- finanziario che denota una finta volontà di intervenire in questo ambito." E' quanto dichiara, in un comunicato stampa, Danilo Lampis coordinatore nazionale dell'Unione degli studenti. "Ci chiediamo perché, se da un lato si annuncia l’edilizia scolastica come un problema prioritario, dall’altro si sceglie di rinviare questi investimenti facendo andando ad incrementare il debito pubblico."
"E’ intollerabile che non ci sia una scala di priorità in relazione agli edifici più a rischio – continua Lampis –. Il piano prevede, infatti, una programmazione triennale della quale i primi 1.300 interventi saranno finanziati per 905 milioni, tuttavia non si prende in considerazione l’anagrafe dell’edilizia scolastica stilata attraverso criteri oggettivi circa lo stato degli edifici."
"Vogliamo, dunque, smascherare la retorica del governo, il quale dichiara puntualmente interventi da milioni di euro che poi si rivelano un pasticcio non risolutivo. Dopo anni di tagli ai fondi per l’istruzione e per l’edilizia noi oggi siamo in credito. Siamo in credito di risposte concrete e continueremo a mobilitarci per avere ciò che ci spetta, ora iniziamo a riscuotere."