Annunciati oggi, 21 ottobre, altri 45 licenziamenti di operai edili. I licenziamenti, che scatteranno il 20 dicembre, riguardano 45 lavoratori della “Cefalù 20” impegnati nel raddoppio della tratta ferroviaria Fiumetorto-Ogliastrillo. L’opera terminerà nel giugno 2017 e  il 70 per cento dei lavori è stato portato a termine; rimangono prevalentemente da completare opere di carattere tecnologico e civile.

“Nel pomeriggio il caso del personale ha comunicato ai sindacati l’intenzione di procedere a dicembre al licenziamento del primo gruppo tra operai e impiegati - dichiara il segretario della Fillea Cgil Palermo Francesco Piastra - E’ un esubero legato  al completamento dell’opera. Di fronte alla crisi del settore edile non ci possiamo permettere i licenziamenti non giustificati come quelli della Sis col passante ferroviario e occorre che gli altri cantieri già appaltati in provincia di Palermo, dove la crisi è consistente, vengano messi subito in condizione di partire per evitare che si allarghi il vuoto d’occupazione nel settore”.   

Tra i cantieri il cui sblocco la Fillea sollecita, c’è  il raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelnuovo, un’opera dal valore di 500 milioni, appaltata due anni fa alla Totò Costruzioni e mai entrata a regime. “Chiediamo che vengano definite al più presto le assunzioni: in quest’opera tra diretti e indotto  potrebbero lavorare 500 persone – aggiunge Piastra - Anche la Tecnis è ai minimi termini occupazionali e il cantiere potrebbe essere incrementato di altre 60 unità. Su queste opere, come quella appaltata alla Totò Costruzioni,  bisogna premere sull’acceleratore per dare risposte occupazionali, anche coinvolgendo Rfi, la stazione appaltante”.