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Riduzione dell’età pensionabile, rafforzamento della sicurezza sul lavoro, lotta al lavoro nero e precario, rilancio degli investimenti: sono i temi legati al settore dell’edilizia che saranno al centro degli interventi dei segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Panzarella, Pesenti e Schiavella, alla manifestazione nazionale in programma sabato prossimo a Roma. Con lo slogan “Oggi X domani” sono attesi in piazza Santi Apostoli migliaia di edili provenienti da tutta Italia; a partire dalle 10:00 si alterneranno sul palco i tre segretari generali di categoria e quelli di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Furlan e Barbagallo.
“Manifestiamo per chiedere che il governo trasformi i ripetuti proclami in azioni”, spiegano i leader delle organizzazioni sindacali degli edili. “Nei giorni scorsi il ministro delle Infrastrutture Delrio e lo stesso premier Renzi hanno affermato che ci sono circa 20 miliardi di euro a disposizione per sbloccare le infrastrutture. Cosa aspettano a passare dalle parole ai fatti? L’edilizia non può più aspettare: dall’inizio della crisi sono andati in fumo 800mila posti di lavoro, e far ripartire il settore, che contribuisce per circa l’11% al Pil nazionale, vuol dire rimettere in moto l’intera economia del paese”.
Una richiesta che arriverà fortissima da piazza SS. Apostoli sarà la riduzione dell’età pensionabile per i lavori gravosi: “L’età per andare in pensione – osservano Panzarella, Pesenti e Schiavella – non può essere uguale per tutti. Chi svolge mansioni pesanti, come gli edili e i cavatori, deve poter andare in pensione prima, e l’uscita flessibile non deve comportare penalizzazioni di sorta”. Tra i temi della mobilitazione c’è anche quello della legalità nel settore: “I recenti rapporti di Legambiente e di Bankitalia – proseguono i tre sindacalisti - dimostrano che l’edilizia è terra di conquista per le organizzazioni criminali. Oggi più che mai è necessario rafforzare la lotta alla corruzione ed al lavoro irregolare e nero, e per farlo occorrono una nuova legge sugli appalti e la revisione della norma sul Durc on-line. Inoltre serve un rafforzamento delle regole e dei controlli, a partire da quelli sulla sicurezza: nei cantieri italiani si continua a morire tutti i giorni”.
Infine, ma non da ultimo, le infrastrutture: “Il Paese ha bisogno che l’edilizia si rimetta in moto, e per fare questo sono necessarie opere utili, scelte strategiche e risorse per far partire i cantieri utili. Se si vorrà percorrere questa strada non ci saranno benefici solo per il settore e per l’economia nazionale ma per tutta la collettività, che ha diritto ad avere infrastrutture moderne, un territorio in sicurezza e scuole, ospedali, strade in condizioni dignitose”, hanno concluso i tre segretari generali.