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Massimo Congiu
L’UNGHERIA DI ORBÁN
Rigurgiti nazionalisti e derive autoritarie
I partiti conservatori e le destre populiste hanno vinto quasi ovunque.In Ungheria il Fidesz-KDNP, il partito conservatore diretto da Viktor Orbán (al governo dal 2010) ha vinto con il 51,49% dei consensi. Arrivano secondi gli estremisti antisemiti di Jobbik con il 14,68%. Congiu ci racconta il percorso politico e istituzionale discutibile, e dai tratti pericolosi, che l’Ungheria ha intrapreso, contribuendo in modo significativo al fenomeno europeo di sempre maggiore sfiducia verso l’Ue. Dal 2012 vige una nuova Costituzione di stampo nazionalista e una legge sulla stampa che ha istituito un organo preposto al controllo dell’informazione. Tra le misure più controverse la possibilità di mettere l’aborto fuorilegge, l’obbligo per gli insegnanti di aderire a un ordine professionale patriottico, la revisione del Codice del lavoro. Orbán ha raccolto il malcontento guidando una "lotta per la libertà” di quanti, ungheresi e no, ritengono l’Ue una minaccia per la sovranità nazionale degli Stati.
Maria Luisa Boccia
CON CARLA LONZI
La mia opera è la mia vita
Un dialogo con Carla Lonzi, da donna a donna, attraverso i suoi testi, i suoi manifesti, le sue riflessioni, che parlano la lingua dell’autenticità e sollecitano chi legge a intraprendere la stessa strada, quella di pensare a partire da sé. Con Carla Lonzi l’autrice mantiene differenze consistenti sul piano esistenziale, culturale, politico. Ma ciò che condividono è il femminismo della differenza, quell’autocoscienza che è cosa ben diversa dall’emancipazione. Il pensiero di Lonzi risulta più che mai attuale in un momento come quello attuale in cui emancipazione e libertà soggettiva spesso finiscono invece per confondersi. Boccia ce ne ripropone una lettura originale con l’intento di parlare alle nuove generazioni alle prese con l’acquisizione di uno spazio di libertà. Sta a ciascuna donna attribuire un significato al “chi” e non al “cosa” dell’esser donna. Carla Lonzi può insegnare a farlo.
Valerio Calzolaio, Carlo Latini
DA MORO A BERLINGUER
Il Pdup dal 1978 al 1984
Il Sessantotto e la nascita del gruppo del Manifesto, la strategia della tensione e il terrorismo rosso, gli albori dell’ecologismo contro il nucleare, la vertenza Fiat e il terremoto dell’Irpinia, la lotta contro i missili. Sono questi alcuni degli eventi che fanno da sfondo al racconto di Calzolaio e Latini, ex dirigenti del Pdup, che ripercorrono la storia di un partito che ha animato la vita politica italiana in uno dei suoi momenti più difficili, a cavallo tra l’assassinio di Moro e la morte di Berlinguer. Mentre sparivano dalla scena due dei più grandi leader politici che l’Italia abbia avuto, il Pdup di Lucio Magri diede vita a importanti battaglie per il pacifismo, l’affermazione dei diritti civili, contro l’abolizione della scala mobile, a favore dell’aborto, sullo sfondo di alcuni snodi cruciali della vita del nostro paese.
Giuseppe Amari (a cura di)
I CONSIGLI DI GESTIONE E LA DEMOCRAZIA INDUSTRIALE E SOCIALE IN ITALIA
Storia e prospettive
I Consigli di gestione rappresentano uno dei più importanti fenomeni di partecipazione democratica in fabbrica. Nel secondo dopoguerra i lavoratori contribuirono alla gestione delle industrie garantendo con il proprio diretto coinvolgimento la continuità della produzione e sostenendo l’iniziale processo di ricostruzione. Il dibattito politico e istituzionale sui Consigli fu molto acceso; nel 1946 si tenne un importante convegno a Milano presieduto dal rettore dell’Università Bocconi e presidente della Commissione economica per la Ricostruzione, Giovanni Demaria. Il volume ripubblica gli atti di quel convegno restituendo la fotografia di un’epoca e, soprattutto, di un’esperienza democratica che vide fianco a fianco operai, impiegati, dirigenti e imprenditori. Ma nel libro si affronta più in generale la tematica della democrazia industriale e se ne ricostruiscono le vicende storiche insieme alle inevitabili correlazioni con la democrazia tout court.
Osvaldo Roman
L’EDILIZIA SCOLASTICA
Un’emergenza nazionale
L’edilizia costituisce oggi un drammatico problema di sicurezza nelle scuole. E affrontare l'emergenza nazionale dell'edilizia scolastica significa compiere un primo passo per far ripartire il sistema Scuola. Assumerla come priorità per i passati governi avrebbe comportato la realizzazione di interventi importanti anche per la crescita del Paese. Ma nulla è stato fatto. Oggi finalmente questo tema viene ricollocato al centro dell’iniziativa politica e parlamentare a partire dal recupero e dalla cantierizzazione rapida delle risorse e dei progetti già esistenti. Il libro documenta e analizza la vicenda negli ultimi vent’anni servendosi anche del recente importante lavoro di indagine realizzato dalla Camera dei Deputati.