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È la settimana della mobilitazione europea contro le politiche di austerità ha indetta per mercoledì 14 novembre dalla Ces (Confederazione europea dei sindacati). In ogni paese si scenderà in piazza con diverse modalità. Tra chi ha deciso di andare allo sciopero generale c'è anche l'Italia con la Cgil: lo stop sarà di quattro ore (in alcuni territori estese a otto), con manifestazioni in più di 100 città. Quella principale manifestazione per il nostro paese si terrà a Terni con il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.
Slitta da oggi a giovedì il nuovo round del tavolo imprese-sindacati sulla produttività, congelato per lo sciopero della Cgil e gli impegni internazionali della Confindustria. Al momento la firma appare lontana, con il presidente della Confindustria Giorgio Squinzi che sta valutando l'opportunità di un accordo che non coinvolga l'organizzazione di Susanna Camusso. Una posizione di 'attesa', quella confindustriale, che guarda anch'essa alle mosse della Cgil. Il nodo principale resta quello della detassazioni dei contratti di secondo livello e della loro incidenza sui contratti nazionali, con la spada di Damocle imposta dal governo che ha subordinato lo stanziamento di 1,6 miliardi a un accordo. L'altro tema caldo riguarda la rappresentanza, con la Cgil che insiste per applicare l'accordo del 28 giugno dell'anno scorso. Sempre in tema di contratti, martedì a Roma il nuovo incontro tra Federmeccanica, Assistal e Fim e Uil (senza la Fiom) per rinnovo del ccnl dei metalmeccanici.
Prosegue l'iter della legge di stabilità con un nuovo intoppo sulla salvaguardia per gli esodati. Ma "il governo con questa legge procede anche al taglio delle risorse necessarie al funzionamento di amministrazioni strategiche per il paese come l'Inps e l'Inail. Dopo la riconferma della spending review, che prevede per i due enti un taglio di 5.500 posti di lavoro, si colpiscono anche le retribuzioni”. Queste le ragioni della protesta che da settimane i lavoratori portano avanti e che continuerà con le iniziative unitarie promosse da Fp Cgil, Uil Pa e Fialp Cisal: oggi le assemblee del personale in tutta Italia, giovedì con un presidio nazionale di fronte al Parlamento, in Piazza Montecitorio a Roma.
In tema di pubblico impiego altre novità - e non certo positive - potrebbero arrivare domani dall'incontro al ministero della Funzione pubblica tra il responsabile Filippo Patroni Griffi e i sindacati sui tagli al personale: in quella sede dovrebbe essere illustrata un'informativa sugli esuberi nel pubblico impiego. A quanto si apprende sarebbero 6mila, ma parlare di numeri è ancora presto anche perché bisognerà fare i conti su quanti potranno andare in pensione anticipata.
Giorni cruciali anche per il Sulcis e la sua crisi senza fine. Domani l'attesissima visita dei ministri Passera e Barca con il sottosegretario De Vincenti il quale nel frattempo ha anticipato che il governo sta per dare il via libera a uno stanziamento di fondi importante, quasi 350 milioni di euro, per la provincia più povera d'Italia: 130 milioni di euro dall'esecutivo., governo e i restanti dalla Regione Sardegna, non solo per salvaguardare le produzioni tradizionali, ma anche aprire altre possibilità: infrastrutture e nuove filiere produttive da attivare.
Doppio incontro, sempre domani, per le vicende dell'Ilva di Taranto. Uno si terrà in mattinata alle 11.30 a Bari, nella sede della Regione Puglia, e riguarderà la vertenza del Movimento ferroviario del siderurgico dove da martedì 30 ottobre, a seguito di un infortunio mortale sul lavoro, è in corso uno sciopero a oltranza; l'altro, invece, si terrà alle 15.30, nella direzione dell'Ilva a Taranto, e riguarderà la cassa integrazione per 2mila lavoratori dell'area a freddo che l'azienda vuol far partire dal 19 novembre. Per la cassa integrazione, che l'Ilva ha giustificato con la crisi di mercato (gli impianti interessati non sono quelli sequestrati dalla Magistratura per inquinamento dallo scorso luglio), orientamento dei sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm è quello di chiedere un rinvio della discussione. Infine, da segnalare che in settimana si tengono le elezioni per il rinnovo delle Rsu in Poste Italiane.