"La legge regionale su Eavbus è stata approvata in Consiglio solo grazie alla presenza in aula dell'opposizione che ha garantito il numero legale. Alla responsabilità delle organizzazioni sindacali ha corriposto la superficialità e l'approssimazione della maggioranza che continua a sottovalutare la drammatica situazione nella quale versa il trasporto pubblico in Campania. Ribadiamo la necessità di fare piena luce su come sia stato possibile che una azienda di 1.300 dipendenti fallisse per 600mila euro, senza che nessuno se ne accorgesse". È quanto afferma il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella.

"Ci sono responsabilità di gestione e ci sono responsabilità politiche dell'assessore Vetrella - precisa Tavella - del quale continuiamo a chiedere le dimissioni. Nelle prossime ore la Regione deve avviare con urgenza un confronto sindacale che possa esaminare finalmente un piano industriale mirato a salvaguardare l'azienda ed i posti di lavoro. Un piano industriale a tutt'ora non discusso né conosciuto dalle organizzazioni sindacali".

"Ribadisco il fondato sospetto - conclude Tavella - che, a fronte delle difficoltà del sistema dei trasporti regionale, vi sia una strategia mirata ad avviare una fase di privatizzazione selvaggia e di acquisizione delle aziende pubbliche attraverso le aste fallimentari. Non abbiamo timore a sottolineare che, vista la dimensione di azienda presente in Campania e vista la crisi di liquidità esistente, l'unica organizzazione in grado di traguardare acquisizioni simili è la criminalità organizzata, la sola a disporre di ingenti capitali finanziari".