Suicidio assistito in Svizzera. E' morto così, a 79 anni, Lucio Magri, fondatore de 'Il Manifesto' e protagonista della sinistra eretica. A darne notizia il quotidiano da lui fondato e La Repubblica.

"Era il suo ultimo viaggio, così voleva
che fosse. Non ce la faceva a morire da solo, così il suo amico medico l'avrebbe aiutato. S'era raccomandato con i suoi amici più cari, quelli d'una vita, i compagni del Manifesto. Non voglio funerali, per carità, tutte quelle inutili commemorazioni. Necrologi manco a parlarne", si legge su Repubblica che gli dedica due pagine ripercorrendo la sua "storia a sinistra fuori dagli schemi".

"La vita - così il Manifesto ricorda oggi in prima pagina Lucio Magri con un corsivo - gli era diventata insopportabile, sia sul piano politico che su quello personale", in particolare dopo la morte della moglie, Mara, per un tumore. E scrive che "senza di lui non sarebbe nato il gruppo del manifesto dopo i fermenti del '68".