PHOTO
2 giugno, settantesimo anniversario della Repubblica: 100 piazze per quattro firme. Le organizza la Flc Cgil che chiama a raccolta i cittadini sui quattro referendum proposti insieme a sindacati e associazioni per fermare alcuni degli aspetti più controversi della "Buona Scuola". I quesiti chiedono l'abrogazione delle norme sul potere del dirigente scolastico di scegliere e di confermare i docenti nella sede; sull’obbligo di 400-200 ore di alternanza scuola-lavoro; sul potere del dirigente di scegliere i docenti da premiare economicamente e sul comitato di valutazione e dei finanziamenti privati a singole scuole pubbliche o private.
"La Flc Cgil chiede ai cittadini italiani di firmare proprio in occasione del giorno in cui si celebra il settantesimo anniversario del referendum che ha dato vita alla nostra Repubblica e a quell’Assemblea costituente che costruì le basi costituzionali per una scuola pubblica laica e plurale, per l’accesso all'istruzione e al sapere come diritto umano universale, per garantire rispetto e dignità, per chiunque lavori nella e per la scuola", così in una nota Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil.
"Sono quattro tra i punti sostanziali e centrali della legge 107 di riforma della scuola, che abbiamo denunciato come decisamente appiattita su un’ideologia del comando e della subalternità della scuola alle logiche economiche, mentre ha sacrificato ruolo, funzione e missione della scuola pubblica". Per questo la Flc, insieme alle diverse associazioni e sindacati promotori dei referendum, sarà presente in 100 piazze italiane, tra le quali Roma, Milano, Torino, Venezia, Bologna, Ravenna, Firenze, Ancona, Terni, Napoli, Bari, Olbia, Cosenza, Reggio Calabria e Catania.
In alcune città, la raccolta delle firme per i quattro referendum coincide con le elezioni amministrative". Quale migliore occasione per i candidati sindaco per venire ai nostri tavoli a firmare per i nostri referendum?", conclude Pantaleo.