Dopo il grave episodio della violenza a una dottoressa della Guardia medica di Trecastagni, Cgil Sicilia, Funzione pubblica e Cgil medici regionali, chiedono “che chi opera nei presidi sanitari di ogni tipo non venga lasciato solo, che ci siano controlli capillari e iniziative a tutela dell’incolumità di queste persone”.
“Quanto accaduto a Trecastagni – dicono Mimma Argurio (Cgil), Gaetano Agliozzo (Fp) e Renato Costa (Cgil medici) – è un fatto d'inaudita gravità. Viene colpito un medico, una donna, mentre svolge il suo lavoro a tutela della salute dei cittadini. Ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso rapidamente, e nel contempo chiediamo a direttori sanitari e prefetti iniziative per garantire la piena sicurezza degli operatori della sanità, in un momento in cui episodi di violenza si susseguono. Alla dottoressa, vittima di tale ignobile atto, esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà”.