"Assistiamo preoccupati alla polemiche tra Arexpo ed Expo spa che rischiano di vanificare la grande convergenza che fin qui c'è stata tra tutti i soggetti istituzionali, politici ed economici che hanno permesso la riuscita dell’esposizione e che si sono dichiarati interessati alla creazione di un aggregato di scienza e ricerca, fortemente compatibile con il tessuto tecnologicamente realizzato". A dirlo è Graziella Carneri, della segreteria della Cgil Lombardia.

"L’intervento del governo - spiega Carneri - come evidenziato nella nostra iniziativa del 25 maggio nel corso della quale presentammo l’analisi di costi e fattibilità realizzata con la consulenza del centro studi Pim e del Politecnico, appare essenziale. Il governo deve entrare nell’azionariato di Arexpo e da subito va incalzato perché renda disponibili le risorse economiche aggiuntive, senza le quali non sarà possibile l’avvio della fase virtuosa da tanti condivisa".

Secondo la segretaria Cgil, "saranno indispensabili la volontà politica, la collaborazione tra i diversi livelli istituzionali e l’individuazione di un percorso in un progetto condiviso. Vorremmo evitare - continua Carneri - di assistere ad una fase di tristi polemiche di retroguardia, senza la necessaria visione prospettica d’insieme che i presupposti materiali e progettuali esigono".

"Per quando ci riguarda - conclude Graziella Carneri - siamo disponibili ad accogliere la sfida, nella convinzione che Expo 2015 non può finire il 31 ottobre, ma che da Expo può e deve partire un volano economico e occupazionale significativo non solo per Milano e la Lombardia, ma per l’insieme del nostro paese".

"Gli ingenti investimenti realizzati pretendono una gestione seria e condivisa della fase post Expo - conclude la sindacalista - Prima che la situazione sfugga di mano, si convochi da subito un tavolo di confronto con tutte le istituzioni e i soggetti sociali".