“Positivo che le condizioni di lavoro degli autisti di camion e il contrasto al dumping sociale nel trasporto stradale entrino con forza nell’agenda politica”. È quanto sostiene la segretaria nazionale Filt Cgil, Giulia Guida, spiegando che “l’audizione al Senato dei sindacati su una serie di atti comunitari, concernenti proposte che modificano la normativa europea in materia di trasporto stradale, e l’emendamento, nell’ambito del Decreto Sud, presentato dai senatori Matteoli ed Esposito, con il divieto di effettuare a bordo del veicolo il riposo settimanale, presuppongono l’avvio un dibattito serio”.
Secondo la dirigente sindacale, “con l’emendamento al Dl Sud si va verso un’affermazione di principio e di civiltà, perché si riconosce il diritto dell’autista di riposare in un letto e non in una cabina di un camion, ma allo stesso tempo, prevedendo una sanzione a carico del conducente in caso d'infrazione, s'imputa al lavoratore la violazione di un suo stesso diritto. Le sanzioni devono essere rivolte alle aziende che hanno in capo l’organizzazione del lavoro”.
“Va avviata una riflessione più approfondita sull’autotrasporto – sostiene la sindacalista –, partendo anche da un confronto con le parti sociali. Come organizzazioni confederali di settore, da anni denunciamo le difficoltà dei lavoratori, in termini di carichi di lavoro, di sicurezza stradale, di inadeguatezza delle infrastrutture e di concorrenza sleale, a causa dell’utilizzo distorto di pratiche come il distacco transnazionale, che creano condizioni inaccettabili per gli autisti e di sicurezza per tutti gli utenti della strada”.