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Salta il Consiglio dei ministri di venerdì 31 agosto preannunciato, ma non convocato ufficialmente, per varare il decreto legge sanità. Una possibile data per la riunione, a quanto si apprende da fonti dell'esecutivo, è stata fissata per mercoledì 5 settembre (ma è un'ipotesi). Restano in piedi tutti i nodi da sciogliere sul 'decretone' del ministro della Sanità, Renato Balduzzi. Così - viene spiegato - visto che in programma non c'erano altri provvedimenti di urgenza il governo ha preferito rinviare.
Nei giorni scorsi, erano emerse le perplessità degli altri ministeri. In particolare, nel preconsiglio dei ministri del 28 agosto, alcuni ministeri avevano sollevati dubbi sulla "mini riforma" sanitaria: in particolare dubbi di costituzionalità, merito e soprattutto copertura economica.
Tutti i sindacati hanno criticato le misure all'unanimità. "Spiace dirlo ma il testo è deludente, con proposte confuse e contraddittorie, e persino negativo proprio nelle norme più 'attese', come le cure primarie h24, la libera professione, la non autosufficienza e l'edilizia sanitaria". Questa l'opinione della Cgil, espressa dal segretario confederale Vera Lamonica e dal responsabile politiche della salute del sindacato, Stefano Cecconi.