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"La conversione in legge del decreto sulla PA non contiene un progetto complessivo di riforma ma solo una serie di interventi tra di loro scollegati che non mettono al centro i cittadini e i loro problemi. Senza contare che gli avanzamenti e le retromarce durante la stessa discussione parlamentare hanno cancellato la portata favorevole di alcune norme, a partire dalla vicenda di quota 96 per il personale della scuola". Così la Cgil in una nota a commento dell'approvazione alla Camera del decreto sulla PA.
II sindacato di Corso d'Italia sottolinea l'assenza di interventi concreti sulla efficienza e l'efficacia della PA e incalza il Governo sul tema della corruzione e della trasparenza sollecitandolo a completare l'azione intrapresa.
"Chiediamo al Governo quali siano i benefici immediati per i cittadini dopo l'approvazione della legge e quando sarà #lavoltabuona per definire una strategia che tenga insieme qualità del lavoro nella PA, a partire dal rinnovo dei contratti, e qualità dei servizi amministrativi per i cittadini. Riteniamo invece positivi gli interventi su corruzione e trasparenza. Su questi temi che riteniamo una vera emergenza per il nostro paese il Governo deve proseguire, a partire dall'introduzione del reato di autoriciclaggio e di falso in bilancio annunciata dal Ministro Orlando pochi giorni fa".