“La montagna ha partorito un topolino”. Così Susanna Camusso, segretaria confederale Cgil, commenta oggi (19 marzo) il via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge che finanzia il fondo incentivi allo sviluppo economico a sostegno dei settori in crisi. "Con l’annuncio di questi incentivi - aggiunge la dirigente sindacale - il governo, di fatto, ha da mesi fermato il mercato e ora con questo ‘aiutino’ prova a farlo ripartire. Ma sono altre le cose che servono: occorrono incentivi agli investimenti, alla ricerca, e una vera riforma fiscale per far ripartire i consumi. Altrimenti le misure che sono varate al massimo possono contrastare la crisi, ma certamente non sono in grado di contrastarla”.
Sul fatturato dell'industria diffuso dall'Ista, che ha registrato a gennaio una crescita del 2,7% rispetto a dicembre 2009, e dell'1,7% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, secondo Camusso, “ci troviamo di fronte ad un piccolissimo segnale di ripresa rispetto alle perdite dei mesi scorsi che, però non ci deve far abbassare la guardia anche perché gli effetti negativi sull’occupazione si faranno sentire ancora per un lungo periodo. Per questo - conclude la segretaria della Cgil - servono certezze sugli ammortizzatori sociali a partire dalla scelta necessaria di prolungare la cassa integrazione ordinaria”.
Dl incentivi: Camusso (Cgil), è “aiutino” che non serve
19 marzo 2010 • 00:00