“Nel decreto Genova, contrariamente a quanto afferma il governo, il condono edilizio per l’isola di Ischia c’è, e sono state inserite norme anche per il Centro Italia, ampliando ulteriormente la possibilità di sanare edifici costruiti abusivamente”. È quanto denuncia la responsabile Politiche abitative e dello sviluppo urbano della Cgil nazionale Laura Mariani.
La dirigente sindacale spiega che “gli articoli 23 e 25 del provvedimento aprono una ‘finestra’ per tutti gli interventi non ‘totalmente abusivi’ nell’isola, e introducono il solo riferimento del condono del 1985 per la valutazione delle istanze pendenti, bypassando limiti e vincoli introdotti da successive leggi. Un emendamento ha aggiunto il solo nullaosta paesaggistico, in realtà già previsto nella normativa del 1985”. Inoltre, l’art. 39 ter per le quattro regioni del Centro Italia interessate dal sisma del 2016, “estende la possibilità di sanare anche gli abusi successivi al 2003, data dell’ultimo condono, e, utilizzando le norme del Piano Casa, aumenta la volumetria sanabile fino al 20%”.
La responsabile Politiche abitative e dello sviluppo urbano della Cgil sottolinea come “gli eventuali abusi sanabili, probabili concause del danno verificatosi a seguito del terremoto, possono concorrere ulteriormente a compromette la tenuta degli immobili”. “Alcune situazioni - avverte - possono essere sanate applicando la normativa già in vigore, semmai velocizzando l’iter. La deroga ai parametri urbanistici ed edilizi configura, letteralmente, un condono. Nuove istanze - sostiene infine Mariani - non devono essere consentite, quelle pendenti devono essere valutate e concluse in base alla legge in funzione della quale sono state presentate. L'abuso è un danno, anche sociale, in quanto è pagato da tutti i cittadini e va contro tutta la collettività”.
Dl Genova: Cgil, il condono per Ischia c’è
31 ottobre 2018 • 16:31