“Basta annunci e false promesse: una intera generazione è stata tagliata fuori dal lavoro e si troverà a pagare il conto di una crisi sempre più dura. Serve subito un piano di investimenti”. Così in una nota i giovani della Cgil commentano i dati sulla disoccupazione giovanile diffusi oggi dall’Istat, sottolineando come il sindacato sarà in piazza giovedì 10 maggio “per ricordare al Governo che i giovani non possono essere solo un buon pretesto per ridurre i diritti sociali”.

Secondo i giovani del sindacato di corso d’Italia “i continui proclami di attenzione verso i giovani assumono un sapore amaro di fronte ai dati sulla disoccupazione giovanile. Il tasso di disoccupazione giovanile cresce a livelli esponenziali: altro che equità intergenerazionale, una intera generazione è stata tagliata fuori”. Per questo, osservano, “è necessario finirla con annunci e false promesse. Come noto l’occupazione non si crea con la riforma del mercato del lavoro, né tanto meno con i tagli alla spesa pubblica: sono urgenti misure specifiche per scongiurare la recessione. Chiediamo un piano di investimenti per l’occupazione giovanile che scommetta sui settori innovativi, sulla salvaguardia dell’ambiente e del territorio, sulle tante competenze dei giovani costretti a fuggire all’estero”.

Temi che saranno al centro della giornata di mobilitazione promossa dalla Cgil per il 10 maggio ‘Precarietà: l’unico taglio giusto’. “Saremo in piazza per dire che i giovani non sono un buon pretesto per ridurre i diritti sociali. Vogliamo risposte effettive: investimenti, occupazione e una riforma del lavoro – concludono i giovani della Cgil – che contrasti davvero la precarietà ed estenda gli ammortizzatori sociali a tutti i coloro che ne sono esclusi”.