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Unar: Cgil, Cisl, Uil richiamano l’attenzione su quanto sta accadendo al suo interno. "È da tempo in atto un azzeramento ideale e materiale dell’Ufficio antidiscriminazioni razziali creato dalla direttiva n. 2000/43/CE, attraverso il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215". Questa la denuncia di Cgil, Cisl e Uil in un comunicato stampa unitario a firma Kurosh Danesh e Selly Kane, Ufficio immigrazione Cgil nazionale, Liliana Ocmin, responsabile dipartimento Politiche Migratorie Cisl nazionale, e Giuseppe Casucci, coordinatore Politiche Migratorie Uil nazionale.
"Come già denunciato in passato da Cgil, Cisl e Uil - continuano - fin dal suo insediamento l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, deputato a prevenire e contrastare qualsiasi forma discriminatoria derivante dall’appartenenza razziale ed etnica, ha incontrato numerose difficoltà e condizionamenti esterni ed interni che ne hanno limitato l’operato, a partire dall’anomalia di essere insediato in seno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri".
"A differenza di istituti analoghi in altri paesi Europei - spiegano infatti i dirigenti sindacali - l’Italia sottopone questo Ufficio all'autorità di Governo e lo rende quindi dipendente alle disposizioni dell'esecutivo di turno, rendendone l’azione e lo scopo meno efficaci in quanto subordinati, e privando l’Organismo di una sufficiente autonomia politica operativa". Danesh, Kane, Ocmin e Casucci ricordano che "la direttiva 2000/43/CE raccomandava che la Istituzione di UNAR avvenisse 'conferendo a questo Ufficio piena autonomia ed indipendenza dai governi', in modo che la sua azione a favore delle vittime di discriminazione non fosse subordinata a posizioni di parte e fosse pienamente efficace".
Cgil, Cisl e Uil ribadiscono come “in più occasioni, anche nel recente passato, le azioni di Unar siano state messe in discussione e i valori che ne sono alla base siano stati duramente criticati: tanto che lo stesso spirito della legge, in applicazione delle direttive europee, rischia ora di essere vanificato”.
I tre sindacati confederali ribadiscono che "la tematica di pertinenza di Unar è esclusivamente quella delle discriminazioni razziali, e non altri ambiti di azione già di competenza della Presidenza del Consiglio dei ministri" e "richiamiamo le istituzioni all'urgenza di una piena applicazione della legge contro le discriminazioni razziali, il cui elemento qualificante è la costituzione di un organismo autonomo ed efficace in grado di combatterle concretamente".
"Dunque - concludono Cgil, Cisl e Uil - sì ad un Unar autonomo ed efficiente, no ad un ufficio succube degli equilibrismi politici".