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Ancora una tragedia del lavoro questa notte tra il 23 e il 24 maggio. Nell’incidente che ha coinvolto il treno regionale Torino – Ivrea 10027 hanno perso la vita il macchinista Roberto Madau, 61 anni, alla guida del convoglio, e il lavoratore che prestava servizio di scorta al mezzo di trasporto eccezionale, Stefan Aurelian, 54 anni, di origine romena. I feriti sono 23, di cui due gravi. L'incidente è avvenuto a Caluso, in località Arè, dove un tir di un trasporto eccezionale è rimasto bloccato sui binari ed è stato travolto da un treno regionale diretto a Ivrea. Indagato per disastro ferroviario l'autista del mezzo pesante, Darius Zujis, lituano di 39 anni.
“Alle famiglie dei lavoratori deceduti tutto il nostro dolore e tutta la nostra solidarietà ai feriti. È necessario che con l’insediamento del nuovo governo si metta al primo posto la sicurezza che nei trasporti è una priorità assoluta per la gestione quotidiana delle attività, a maggior garanzia dei cittadini e degli addetti”, si legge in una nota di Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl e Fast. “Attendiamo gli esiti delle indagini e i dettagli della dinamica dell’incidente per valutare iniziative sindacali specifiche. In ogni caso, sono necessari tutti i possibili interventi di prevenzione sul sistema dei trasporti integrato ferroviario e stradale, in cui i passaggi a livello rappresentano un potenziale pericolo ed un punto debole dei due sistemi di trasporto, su cui bisogna accelerare gli investimenti ed il processo di soppressione”, continua la nota.
Cordoglio viene anche espresso dai sindacati dei trasporti di Piemonte e Val d'Aosta. Che dichiarano: "Dalle prime ricostruzioni non emergono anomalie nel funzionamento degli apparati di sicurezza, nonostante ciò, in attesa che gli organi competenti possano ricostruire la dinamica di quanto accaduto e individuare le cause e le responsabilità, abbiamo chiesto un incontro urgente alla Dt Piemonte di Rfi e alla Dpr Piemonte di Trenitalia, mentre già nella mattinata di oggi le organizzazioni sindacali nazionali sono state convocate dai vertici aziendali".
Antonio Fuggetta, della Filt Valle d'Aosta, sottolinea: “Questo stillicidio di morti sul lavoro deve terminare. È necessario attivare norme di tutela e di salvaguardia nei confronti dei lavoratori e dei pendolari. Stiamo parlando di persone che si alzano al mattino per andare a lavorare e devono tornare a casa sani e salvi senza incappare in fatti come quello che è avvenuto ieri sera. È necessario che tutte le istituzioni affrontino questo problema, sia a livello nazionale che locale. Inoltre ribadiamo con forza la necessità di fare investimenti infrastrutturali sia in Piemonte che in Valle d'Aosta e in particolare in prossimità dei passaggi a livello. Il treno è un mezzo utilizzato sempre di più e dalla maggioranza delle persone. Gli investimenti infrastrutturali devono essere realizzati anche nell'ottica di pensare alle generazioni future. Non si può andare a lavorare con il timore che possano ripetersi tragedie simili”.