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“Quanto previsto nel Milleproroghe, disattende le aspettative delle persone con disabilità sulle politiche occupazionali della categoria”. Questa, la denuncia di Nina Daita, responsabile Politiche disabilità della Cgil nazionale, in merito al decreto Milleproroghe, approvato dal Senato nei giorni scorsi e da domani in aula alla Camera.
“Nel decreto – spiega la dirigente sindacale – si prevede lo slittamento di un anno del provvedimento che obbliga le aziende tra i 15 e i 35 dipendenti, i partiti politici, le organizzazioni sindacali e le organizzazioni che, senza scopo di lucro, operano nel campo della solidarietà sociale, dell’assistenza e della riabilitazione, ad assumere un lavoratore disabile, anche in assenza di nuove assunzioni, per ottemperare agli obblighi di legge”.
“Si tratta di un provvedimento che delude profondamente le aspettative del mondo della disabilità, il cui tasso di disoccupazione è altissimo. Circa l'80% di queste persone – ricorda la sindacalista citando dati Eurostat – risultano disoccupate. Chiediamo che alla Camera venga ripristinato il diritto al lavoro delle persone con disabilità”.