(Adnkronos Salute) - In Italia sono quasi 3 milioni le persone che vivono con una disabilità, pari a circa il 5% della popolazione nazionale. E, di questi, il 93% vive in famiglia, con evidenti ripercussioni sociali ed economiche sulla vita domestica. Numeri diffusi oggi a Roma in occasione della presentazione del progetto 'Disability and social exclusion', coordinato dall'Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (Isfol). E' stata l'occasione per evidenziare quali sono i problemi maggiori che deve affrontare quotidianamente un disabile in Italia e quali sono le categorie più in difficoltà per ricevere la giusta assistenza.

La famiglia resta il principale punto di riferimento per un disabile. Il 37% delle persone colpite vive in coppia, con il 27% che è senza figli e il 10% con prole. Gli uomini con disabilità che scelgono la vita di coppia sono il 60%, mentre la percentuale per le donne scende al 26%. Le differenze di genere evidenziano uno svantaggio tutto per il 'gentil sesso'. Il 66% delle persone con disabilità è infatti rappresentato da donne, che in Italia sono circa un milione e 700 mila, ovvero il 6,1% delle nostre connazionali. Tra gli uomini, invece, la percentuale è del 3,3%.

Critica anche la situazione degli anziani. L'80% delle persone con disabilità ha infatti più di 65 anni. E dopo gli 80 anni, inoltre, il 44% non ha più autonomia funzionale. La distribuzione territoriale della disabilità vede le Isole al primo posto, con il 5,7% della popolazione colpita. Seguono poi Sud (5,2%), Centro (4,9%), Nord-ovest (4,3%) e Nord-est (4,2%). Per Anna Maria Comito, presidente dell'associazione Coface handicap, "uno dei problemi principali della disabilità è proprio la povertà delle famiglie. Con un disabile a carico - conclude - spesso uno dei due genitori è costretto ad abbandonare il lavoro per prestare la giusta assistenza".