“Approvata la norma si è ancora in tempo per fermare la formalizzazione del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale di Difesa Servizi Spa”. Lo affermano in una nota i dirigenti della Funzione pubblica Cgil Antonio Crispi (segretario nazionale) e Noemi Manca (coordinatrice per il comparto Difesa). “Riportiamo l’attenzione - affermano i sindacalisti - sul tentativo di privatizzazione di attività istituzionali del ministero della Difesa, dopo lo stralcio della Protezione civile spa. Condanniamo il tentativo di privatizzare funzioni dello Stato, ribadendo inoltre la nostra volontà di conoscere il progetto di questo hoverno sulla prevista riorganizzazione dell’intero sistema difesa”.

Si precisa poi nella nota: “Niente è stato detto sulle prospettive di lavoro dei 33mila dipendenti civili della Difesa impiegati nelle aree tecnico industriali-operative e amministrative del ministero. La discrezionalità che la norma affida al ministro nella scelta delle prerogative da attribuire alla Spa lascia aperti gli stessi spazi che hanno reso impraticabile la strada della Protezione civile spa, espone la pubblica amministrazione agli stessi rischi. Non vorremmo dover aspettare un altro scandalo - concludono Crispi e Manca - per renderci conto del pericolo insito nella privatizzazione di un apparato sensibile dello Stato come quello delle Forze Armate”.