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Incontro a Roma oggi (giovedì 31 agosto) tra governo, sindacati e management Dico-Tuodì per la gestione della cassa integrazione straordinaria. L’appuntamento è alle ore 9.45 presso il ministero del Lavoro (via Fornovo 8). Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno infatti sollecitato l’intervento del governo “in una vertenza – scrivono in una nota - che coinvolge circa 4 mila addetti di 400 negozi, colpiti dalla pesante situazione debitoria in cui versa il gruppo dei discount Dico, presente in 16 regioni italiane”.
A metà luglio la società, di proprietà della famiglia Faranda, ha presentato ricorso per concordato preventivo in continuità (che va accompagnato da un piano di ristrutturazione dei debiti approvato dalla maggioranza dei creditori), poi, l’11 agosto, ha presentato al Tribunale fallimentare di Roma la propria situazione finanziaria. Che è molto grave: il bilancio si è chiuso con una perdita di 238,5 milioni di euro e un patrimonio netto di -196,8 milioni. Il debito bancario ammonta a 230,6 milioni, tutti scadenti entro un anno.
“Il rappresentante dell’azienda romana – continuano i sindacati – ha annunciato la riattivazione dei rifornimenti di merce negli attuali punti vendita rimasti in attività e progressivamente nei 123 punti vendita momentaneamente in chiusura”. Al recente tavolo che si è tenuto al ministero dello Sviluppo economico, concludono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, il gruppo Dico “avrebbe anticipato che intende risanare l’azienda con il taglio dei costi e senza la cessione di asset. Tuttavia le linee del piano non convincono sulla tenuta occupazionale”.