“La Cgil è impegnata nel riportare alla luce la questione sociale ed economica che interessa persone in una situazione in cui i consumi calano, il carovita cresce le famiglie con difficoltà aumentano, e il tasso di disoccupazione nel Lazio ricomincia a salire. E ‘ su questi temi, tutti di merito, che noi attendiamo risposte dal Governo perché finora non si è pensato affatto a questi problemi”.
Lo ha detto il segretario generale della Cgil Lazio a Roma, Di Berardino, nel suo intervento che ha preceduto quello di Guglielmo Epifani, mentre a Piazza Farnese continuava ad affluire gente, tra i presenti anche l’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano e il parlamentare europeo Giovanni Berlinguer.
“La manovra nel Lazio – ha denunciato Di berardino - porterà a tagli nella scuola per più di 10 mila operatori. I tagli nella pubblica amministrazione per Roma si tradurranno in tagli alle funzioni centrali, agli enti locali , alla sanità. Ci sarà un miliardo di euro in meno per i servizi e le prestazioni ai cittadini. Il taglio all’università e alla ricerca per il Lazio significherà 200 milioni di euro in meno, rallentando quindi uno sviluppo basato sulla qualità e sulla innovazione".
“Se le cose non cambiano – ha concluso Di Berardino - e se a questo aggiungiamo il significato che avrà su Roma la questione Alitalia e Fiumicino la previsione per il prossimo futuro è che ci saranno 30 mila posti di lavoro a rischio”.
Intanto migliaia di persone affluiscono in tutte le piazze della provincia di Roma e della regione: a Rieti, Frosinone, Anagni, Latina, Viterbo: dove ci sono sette presidi con gazebo e volantinaggio.
(Us. Cgil)